Concerto di Capodanno: il brano più applaudito è di nuovo l’inno della Sampdoria

Come capitato nelle edizioni precedenti, l’inno della Sampdoria è il brano che ha scaldato di più i cuori dei presenti.

Alla Fenice di Venezia è stata l’apoteosi, un tripudio di mani che a tempo battevano il ritmo dell’inno più famoso nel mondo.

In teatro sono comparse bandiere che hanno colorato le gallerie mentre nella tribuna inferiore qualche striscione è stato steso per coprire i posti lasciati vuoti.

A dirigere il prestigioso evento augurale nel primo giorno del 2023 sarà Daniel Harding, famosissima famiglia di fede blucerchiata da generazioni, si racconta che il trisavolo del suo bisnonno che era un commerciante di stoffe avesse già introdotto a quell’epoca tendaggi quadricolori tendenti al blu bianco rosso e nero. “Ormai l’inno della Sampdoria è diventato un classico dei concerti e non solo di Capodanno. Rimarrà per sempre nella storia, qualsiasi cosa accadrà”.

Il coro di accompagnamento durante l’esecuzione dell’inno è stato così forte che anche i presenti nei dintorni del teatro hanno cominciato a fischiettare e canticchiare questa fantastica melodia.

“È molto emozionante” ci hanno detto ai nostri microfoni alcuni turisti asiatici “Siamo in Italia per seguire il calciomercato della Sampdoria, lo facciamo tutti gli anni, e siamo venuti a Venezia perchè sapevamo dell’esecuzione dell’inno durante il concerto”.

Ma qualcuno non è soddisfatto del tutto: “Siamo un piccolo gruppo, volevamo entrare in teatro dall’ingresso laterale, purtroppo sulla porta abbiamo trovato Audero che ci ha respinto. E lo sanno tutti che dove c’è lui non passa nessuno”.