Nazionale, Mancini chiama Evani ma lui rallenta: “Prima vinco i play out”

È bastata una lacrima di pentimento del Mancio Nazionale che è partito immediatamente il tempestivo intervento di Gravina come ci ha abituato in questa gestione di Federazione ed è quindi cominciata la corsa alla panchina della Nazionale per via dei saluti di Spalletti dopo la gara contro la Moldavia.

Intanto si vocifera che la FIGC sia in stretto contatto con la FIFA per far allargare di un posto il girone della fase finale dei Mondiali per poter riammettere l’Italia come parte lesa: “Lo abbiamo già testato in Italia e funziona, vediamo se questa soluzione la accetteranno anche loro” ha detto Gravina citando come esempio i play out di serie B.

Mancini ci tiene a ricomporre la vecchia guardia che tanto bene ha fatto lungo il suo percorso: “Evani e Lombardo sono molto migliorati sul piano dell’esperienza, hanno finalmente capito cosa vuol dire lavorare con la FIGC e quali vantaggi si possono ottenere oltre al blasone e alla storia”.

Ma Evani ci tiene a terminare il lavoro intrapreso e non vuole lasciare incompiuta la scalata della compagine blucerchiata: “So che non sarà da sola in questo spareggio piovuto dal cielo ma è giusto che io l’accompagni” ha risposto all’amico Roberto che non ha voluto replicare al momento ma che lo vuole a tutti i costi.

Mancini ha commentato così l’insistenza della chiamata a Chicco Evani: “La Nazionale Italiana in questo momento è come la Sampdoria dopo essere stata guidata da Pirlo, Sottil e Semplici quindi chi meglio di lui conosce bene questa situazione da risollevare?”

Seguiranno aggiornamenti, intanto Spalletti è già storia passata e i colori blucerchiati invece sempre presenti.