Il ceo rompe il silenzio sullo scandalo dei dati personali raccolti dal social in blu. “Abbiamo fatto degli errori, c’è ancora molto da fare, non era una valigetta ma una busta con il logo di facebook” , scrive sulla sua pagina personale del social media. “Abbiamo la responsabilità di proteggere le vostre informazioni”

Uno scandalo che dopo la crisi del ‘29 e Genova Venezia scrive un’altra pagina nera nella storia della società. “Stavamo festeggiando la promozione in borsa quando ci è crollato il mondo addosso.” Solerti i magistrati alla notizia hanno consegnato i faldoni alle autorità preposte. Il magistrato incaricato di ricevere tutti i documenti ha dichiarato “é un giorno cruciale per me che sono tristemente facebucchiano” creando una nuova polemica sullo svolgimento delle indagini. In via precauzionale verranno sospese dalla piattaforma tutte le applicazioni che usano il rosso e il blu insieme.